Scuola d’arte NOW

Le ore effettuate saranno certificate, e potranno essere utilizzate sia come crediti formativi per il rilascio del Diploma di Operatore alla relazione d’aiuto, che accreditate dall’AICo Nazionale per la formazione continua.

 

POSSIBILI MONDI – progetto anno 2017

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IL PROGETTO

Now è un progetto artistico che ha preso forma, e si è sviluppato negli anni, a partire dal 2006 dall’esperienza di Kotoba Scuola D’Arte, progetto di Arcobaleno IGL, cercando di intrecciare differenti tradizioni e discipline artistiche al fine di promuovere l’arte e la creatività, avvalendosi della collaborazione di artisti di riconosciuto valore. Dal 2014 al 2016 Now ha collaborato con Elena Turchi e Alessandro Fantechi di Isole Comprese Teatro nella realizzazione di un accademia biennale di Arte e Arti Performative.

La ricerca di NOW poggia su un fare arte che integri linguaggi, tradizioni e tecniche diverse sulla base dell’esperienza di persone che attribuiscono all’arte un’importanza fondamentale per la propria vita.

Il fare arte che NOW propone è un esercizio continuo di libertà intellettuale ed estetica, nell’arte come nella vita, “La libertà è il diritto dell’anima di respirare”.

Un nuovo modo di fare arte fondamentalmente comunitario, secondo la radice etimologica di comunità (cum-munus) ovvero dono, quello di condividere. Che sottende ad una grammatica dell’arte, e ad una progettualità. La nostra pratica dell’arte che è necessità, gioco, divertimento, presenza, presa di posizione, verità.

I progetti e le opere di Now nascono come risposta ad uno stare in relazione con l’esterno, ossia ciò che è fuori da sé, una risposta all’essere presenti e in relazione ad un determinato spazio, contesto, riferimento storico culturale politico sociale. Le opere realizzate negli anni si si sono caratterizzati come lavori immersi nell’universo della performance e della creazione scenica trans-disciplinare.

Produzione artistica Now

“Opera 00” (2013) performance e installazioni (esito finale di una residenza artistica tenutasi dal 26 al 31 agosto, promossa da arcobaleno IGL in collaborazione con Isole Comprese Teatro Firenze).

“Opera 01” (2013) performance e installazioni (esito finale del Corso di formazione alla relazione d’aiuto a mediazione artistica Marzo/Dicembre 2013, promosso da Arcobaleno IGL e So&Co.)

“Passione” (2014) – performance e installazioni site (esito finale a seguito di una residenza artistica.)

“Fragile” (2015) in collaborazione con la Galleria D’arte Claudio Poleschi (Lucca) e con il Patrocinio del Comune di Lucca: performance e installazioni.

“Living Rooms” (2015): Performance commissionata da fio.PSD ONLUS (Roma) in occasione dell’apertura della Summer School Housing First.

“Cominciamo da qui” (2016) in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Lucca e con il Patrocinio del Comune di Lucca: Performance collettiva cittadina e installazione all’interno dei locali del Real Collegio.

 

POSSIBILI MONDI

L’intento di questo nuovo progetto è creare un luogo artistico, un mare aperto, dove le geometrie si dissolvono e divengono liquide, una realtà senza misure, libera dalla gravità, che da spazio ad altre forze, altri equilibri possibili, precari, insicuri.

Probabilmente l’architettura ad oggi è un’espressione artistica fra le più libere, ma risulta chiaramente, se non obbligatoriamente, legata alla gravità.

Probabilmente invece la parola, la narrazione, è e potrebbe divenire la “porta” verso altre dimensioni future, utopiche, impossibili. Una ricerca che vada verso una nuova poetica, una poetica senza gravità, una poetica centrifuga.

La narrazione come strumento per entrare in altri mondi possibili per fare esperienza di altre vite, ampliare le prospettive e farle proprie, viaggiare nello spazio e nel tempo.

Una narrazione che lungi dal fornire un’immagine speculare della realtà, scevra da commenti, suggerimenti, idee o soluzioni, si costituisca tutto ad un tratto come un percorso verso una nuova visione, una sorta di narrazione visionaria. Narrazione che si fa parola, immagine, suono, materia e che diventa opera d’arte.

C’è una letteratura che apre questa porta, che dischiude i mondi possibili attraverso lo stimolo delle capacità fantastiche di ognuno di noi. Questa letteratura è la fantascienza. La fantascienza che è arte, e che sa anche parlare di arte: dell’arte che sarà, dell’arte che può essere.

Un lavoro che restituisca scorci diversi, nuovi, che rompano i paradigmi conosciuti e rassicuranti, sulle cui tracce ognuno di noi si muove.

 

A CHI SI RIVOLGE

E’ una proposta aperta a tutti coloro per cui l’arte è per vivere, è un’ esperienza, è una modalità di stare al mondo, di avere relazioni, di vivere il quotidiano: è una preghiera.

Per tutti coloro che intendono fare dell’arte il proprio timone. Dunque la pretesa è quella di proporre un fare arte con professionalità, di conoscenze intorno all’arte, intorno alle diverse tecniche, linguaggi, intorno ad una disciplina e ad una responsabilità rispetto alla progettazione, all’uso dello spazio, ad una conoscenza approfondita del corpo e alle proprie risonanze.

Obiettivi della scuola sono la maggior diffusione dell’arte e la creazione di un luogo in cui si faccia arte insieme, si parli e si diffonda la storia dell’arte contemporanea, in cui si possa esporre le proprie opere, con laboratori permanenti, spazi aperti a performance e istallazioni, affinché l’arte entri nel tessuto sociale e culturale della città e contribuisca a creare un’ identità nuova della città stessa.

Avviare attraverso l’arte un processo di sviluppo dell’individuo che lo educhi al riconoscimento e al perseguimento dell’estetica e dell’etica, sia dentro ad un processo creativo, sia all’interno del fare quotidiano.

Promuovere l’arte come ricerca, l’artista come un Cercatore.

 

SEGRETERIA E CONTATTI

Silvia Cioni 3408632301 cionisilvia75@gmail.com

Emanuele Perelli 3483930900 perelliemanuele@gmail.com

http://now-scuola-di-arti-performative.tumblr.com

Modalità di iscrizione:

Per accedere al percorso è necessario contattare i recapiti sopra, inviare una mail, allegando breve curriculum e lettera motivazionale, e sostenere un colloquio conoscitivo. Il costo dell’intero percorso comprensivo di tutte le attività è pari a 1350 euro.

Tessera associativa obbligatoria.

 

PROGRAMMA

Il progetto sarà aperto da una tavola rotonda dal titolo “Il futuro” che si terrà a fine dicembre 2016 e che sarà aperta a tutta la cittadinanza.

Il progetto si sviluppa in modo necessariamente unitario in 6 seminari a cadenza bimestrale (che si svolgeranno dal venerdì pomeriggio alla domenica sera) in una residenza artistica in agosto e nella pubblica esposizione per la cittadinanza di Lucca di un opera collettiva dei partecipanti al progetto che si terrà a fine percorso a Dicembre 2017. Sono previste inoltre iniziative chiamate “Una giornata con l’artista” che prevedono un incontro con un artista, che dia la possibilità di conoscere in maniera più approfondita la metodologia di lavoro e le proprie opere (calendario da definire).

 

CALENDARIO

14 DICEMBRE 2016Conferenza – Relatori:

Paolo Giovanni Quattrini, direttore dell’Istituto Gestalt Firenze (IGF), è didatta in corsi di addestramento in Psicoterapia della Gestalt.

Alessandro Fambrini, professore in Letteratura tedesca presso il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa, scrittore di racconti di fantascienza.

Gianni Capitani, artista, Gestalt Counsellor

Emanuele Perelli, psicologo, Direttore IGL Lucca, artista

Moderatrice: Silvia Cioni, psicologa psicoterapeuta pedagogista teatrale Arcobaleno IGL.

 

6/7/8 GENNAIO – Arti visuali – Roberto Martini Pietro Martini – L’innamoramento verso un idea fa si che tutto accada, cosicchè dall’idea si srotoli un mondo di astrazione e intuizione che attraverso il coinvolgimento della materialità e delle mani può essere portato in vita. Così da liberare le idee e i pensieri in forme visuali conducendo ad uno sviluppo molto attivo nel processo creativo.

 

17/18/19 MARZO – Il corpo narrante – Emanuele Perelli, Silvia Cioni – Il corpo è lo strumento principe, è il luogo dove avviene la prima trasformazione, è il contenitore del processo interno, che è avvento della realizzazione esterna, è un corpo in relazione continua dove la relazione è a volte animale, erotica. E’ un corpo che ha memoria e la conserva. E’ un corpo che racconta.

Un lavoro con il corpo che si fonda sull’originaria correlazione corpo-mondo, per cui noi ci sentiamo al mondo come corpi viventi che si immettono in quella corrente di desiderio che produce l’azione e fa del corpo non l’ostacolo da superare, ma il veicolo nel mondo.

 

26/27/28 MAGGIO – Documentazione e progettazione – Gianni Capitani – Il lavoro punta il dito sul piano estetico nella realizzazione di un opera e sulla probabile grammatica da osservare. Come se l’estetica ponga delle regole sulle innumerevoli relazioni che si creano tra tutte le componenti di un opera. Come se la progettazione fosse uno strumento dinamico che obbliga a tenere di conto delle svariate relazioni che si creano. Il valore estetico si addensa mano a mano che ci permettiamo di addentrarci in un mutamento continuo e circolare della progettazione. Durante il we saranno prese in esame le opere di alcuni degli artisti più rappresentativi dell’arte narrativa.

 

30 GIUGNO 1/2 LUGLIO – Voce corpo scrittura – Ilaria Drago – Incontrare il corpo, la voce, la parola celata dentro di sé che chiedono di esprimersi. Meravigliarsi e infine entrare nell’avventura della realizzazione scenica attraverso il proprio gesto poetico, un testo, un canto. Accedere a quell’archivio emozionale interiore che sarà base delle proprie creazioni. Giocare con la voce e sorprendersi a scoprirne le molteplici possibilità. Entrare come viandanti in un paesaggio sconosciuto, dentro la propria storia perché alcuni frammenti divengano terreno su cui tessere il proprio evento scenico. Ilaria Drago condurrà gli allievi in un attento e profondo percorso di ricerca per servire con ciò che si rivelerà durante il lavoro il progetto scenico.

 

20/27 AGOSTO (Residenza artistica, l’arrivo è previsto per il 20 sera, e la partenza per il 27 mattina)

La composizione – Gianluca Taddei – la composizione musicale può essere affrontata anche avendo a disposizione pochissimi elementi: un suono, il silenzio. Si tratta di “composizione di base” , che non richiede conoscenze specifiche, ma che tuttavia consente di attivare gli stessi processi logici e formali della composizione specialistica. I materiali proposti saranno improvvisati, scritti, codificati e informali, e sin dall’inizio si realizzeranno composizioni ed esecuzioni collettive.

La materia racconta – Emanuele Perelli, Silvia Cioni – La materia non è mai inerme, vibra e suona e reagisce con chi si relaziona. La materia si conosce con l’esperienza diretta, è conoscere il suo processo, dal suo colore, dai suoni, dal crepitio. Una conoscenza che non finisce mai, come il mistero delle persone a noi più vicine, una porta che può condurre dentro al flusso creativo. Dalla terra nascono fiori, parole, suoni. La terra è maschile, è friabile ma anche compatta, dura, l’acqua è femminile, canta della terra e cantando la nutre, il fuoco è maschile, forgia e addensa, ed eleva l’aria, femminile, al canto.

 

20/21/22 OTTOBRE – Metodologia dell’Installazione – Federico Gori –

 

15/16 DICEMBRE – Realizzazione opera – Emanuele Perelli Silvia Cioni – questo we sarà centrato sull’allestimento e sulla realizzazione dell’opera corale. Sarà richiesta massima flessibilità e disponibilità. L’opera sarà poi aperta al pubblico nella giornata di sabato.

 

(data da definire) Giornata con l’artista – con Massimo Bartolini 

 

DIRETTORE ARTISTICO NOW

Emanuele Perelli

Artista con al suo attivo installazioni e performance teatrali. Tra i più recenti committenti L’opera delle Mura di Lucca. Collaborazione pluriennale con la Compagnia del Carretto di Lucca. Direttore della Scuola d’Arte Kotoba di Lucca e del Progetto Antichi Mestieri presso l’Itis. Promuove la pratica artistica e artigianale, con vari progetti in ambito scolastico con l’Ass. Arcobaleno e con l’Ass. Oikos.

 

DOCENTI

Ilaria Drago

Attrice, performer, regista, scrittrice, pedagoga è un’artista indipendente e una delle maggiori interpreti del teatro italiano contemporaneo. Definita “un’artista eretica, dura e pura…”, “appartata e potentissima… posseduta dal “suo” teatro, cui dà vita senza reticenze…”, il suo linguaggio scenico è poetico, spesso visionario e si avvale di una lunga ricerca vocale che tesse la parola alla musica o fa della parola stessa una piccola variazione musicale strettamente legata al significare dell’emozione. Voce, corpo, parola, emozione, indissolubili, dettano e distinguono la linea poetica dell’artista che è anche autrice dei suoi spettacoli.

www.ilariadrago.it

 

Federico Gori

Federico Gori è nato a Prato nel 1977, vive e lavora a Pistoia. Ha studiato pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel 2002 viene invitato da Sergio Risaliti ad esporre nel Palazzo del Comune di Prato, all’interno della manifestazione Gemine Muse, giovani artisti nei musei d’Europa. Nel 2003 viene selezionato per una residenza presso la Fondazione “Il Giardino di Daniel Spoerri. Hic Terminus Haeret” dove realizza un’opera site-specific all’interno del parco. Negli anni a seguire ha partecipato ad innumerevoli mostre esponendo in importanti centri di arte contemporanea di tutta Italia.

www.federicogori.it

 

Massimo Bartolini

Artista. La sua produzione include linguaggi artistici differenti: disegno, scultura, installazione ambientale, fotografia, performance, video. Le sue opere sono esposte in molto musei di tutto il mondo e partecipa a diverse rassegne internazionali come la Biennale di Venezia.

 

Gianni Capitani

Artista, gestalt Counsellor. Diplomato in pittura presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma. Docente di Visual Design presso l’Accademia di Costume e di Moda di Roma,

Fondatore dell’Istituto Fenix in Messico, dove vive e lavora

http://artegiannicapitani.weebly.com.

 

Roberto Martini

Pittore, grafico, designer e gestalt counsellor.

Da anni insegna Progettazione Grafica e Educazione Visiva presso il Liceo Artistico Russoli di Pisa.

Lavora come designer esclusivo e grafico per l’Università di Pisa e per vari privati.

Ha lavorato per il Teatro Verdi come creatore di videofondali.

Ha esposto in numerose mostre e rassegne nazionali e internazionali e collabora con vari artisti come grafico, artista multimediale, e scenografo.

 

Pietro Martini

Diplomato all’Istituto d’Arte, borsista presso la Camberwell College of Arts di Londra dove da qualche anno collabora con designer e artisti, prediligendo una natura sperimentale nella ricerca dell’espressione artistica nel quotidiano, nella comunicazione visuale e nel metodo creativo.

http://www.pietromartini.co.uk

 

Gianluca Taddei

Musicista, diplomato in contrabbasso. Ha inciso numerosi dischi e collaborato con molti artisti di musica classica, jazz e contemporanea. E’ musicoterapeuta, dottore in psicologia, counsellor, formatore e supervisore.

Presidente dell’Associazione Artiterapeutiche (Napoli) e vicepresidente dell’associazione Atmos.

 

Emanuele Perelli

Artista con al suo attivo installazioni e performance teatrali. Tra i più recenti committenti L’opera delle Mura di Lucca. Collaborazione pluriennale con la Compagnia del Carretto di Lucca. Direttore della Scuola d’Arte Kotoba di Lucca e del Progetto Antichi Mestieri presso l’Itis. Promuove la pratica artistica e artigianale, con vari progetti in ambito scolastico con l’Ass. Arcobaleno e con l’Ass. Oikos.

 

Silvia Cioni

Psicoterapeuta Gestalt, pedagogista teatrale. Ha collaborato con il Laboratorio Stabile della Compagnia Teatro del Porto di Livorno. Diploma come Attore Sociale presso la Scuola di Teatro Sociale e Arti Performative presso Isole Comprese Teatro Firenze e formazione triennale per artisti presso il Teatro Dimora Arboreto con il danzatore coreografo Claude Coldy. Con Emanuele Perelli fa parte dell’Istituto Gestalt Lucca che in modo instancabile e sempre pubblicamente apprezzato organizza nel campo dell’arte convegni, mostre, spettacoli e corsi di formazione sulla danza, teatro, voce, installazione, lavorazione dei materiali, pittura.

 

 

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MANIFESTO POLITICO SULL’ARTE

Si fa arte per vivere o si vive per fare arte?

Probabilmente si fa arte per vivere!

Serve l’arte quando le divinità costituiscono antagonismi e guerre.

Serve l’arte quando il senso del mondo è sopraffatto dalla banalità di conquiste a poco prezzo.

Serve l’arte per comunicare a più livelli.

Serve l’arte come preghiera ad un Dio immanente che non può più avere un nome perché possa avere il nome adatto a tutti.

L’artista deve essere ribelle e non servile, sradicato e non radicato, insubordinato piuttosto che obbediente.

L’identità dell’artista non può essere territoriale, nè di sangue, questa attitudine a fare arte è basata essenzialmente sul cuore.

Una pratica dell’Arte che diviene necessità, gioco, divertimento, presenza, presa di posizione, verità, cercando di sviluppare nelle persone un gusto etico ed estetico.

Il fatto che l’Arte contemporanea e le Arti performative si siano sottratte agli steccati di discipline particolari, non significa averle private di rigore, sul piano del pensiero e della realizzazione.

Non basta avere un’idea, occorre saperla tradurre in un dispositivo efficace.

Deve stupire.

“Innumerevoli composizioni e decomposizioni che hanno luogo tra l’intelletto e i suoi mille materiali prima che si arrivi alla trepida, delicata, vibrante percezione della Bellezza” J. Keast

I temi della forma e del contenuto sono i problemi dell’arte.

“Tutto ciò che in arte è autoctono, autonomo, e non si sostiene sulle stampelle dell’abitudine,ha il nostro devoto amore” Franz Marc 1914

L’opera d’arte è data da due elementi uno interiore, l’altro esteriore.

Elemento interiore, è l’emozione dell’animo dell’artista, che desta in chi la percepisce, una vibrazione spirituale parallela (così come il tono musicale di uno strumento obbliga alla risonanza il tono corrispondente di un altro).

Il materiale (l’artista) e tra il materiale e l’immateriale (lo spettatore).

Emozione – senso – opera – senso – emozione.

La vibrazione spirituale dell’artista deve perciò come mezzo d’espressione trovare una forma materiale capace di essere intesa.

E questa forma materiale è anche una seconda cosa, cioè l’elemento esteriore dell’opera d’arte.

L’opera d’arte è un unione piena, necessaria, inevitabile, inscindibile, di elementi interiori ed esteriori, ovvero di forme e contenuti.

Nell’arte la forma si determina invariabilmente attraverso un contenuto e la sola forma esprime e materializza il proprio contenuto.

L’artista, solo, può valutare la qualità dell’opera d’arte, a lui è dato da vedere se essa è conforme e fino a qual punto la forma si adegui al contenuto, che chiede imperativamente di essere incarnato.

La maggiore o minore misura in cui questa incarnazione o rispondenza, ha luogo, è anche il criterio di valutazione della sua bellezza.

Questa opera bella è una forma esteriore alla quale corrisponde pienamente il contenuto interiore (che è un ideale eternamente irraggiungibile).

In tal modo la forma dell’opera si determina in sostanza secondo la propria necessità interiore.

Il Principio della necessità interiore è sostanzialmente l’unica legge immutabile dell’arte.

E’ pericoloso quando esiste una corrispondenza della forma alla cosiddetta “natura”, cioè alla natura in senso esteriore, poiché distoglie dall’unico problema: le forme, come incarnazione del proprio contenuto.

“La forma è l’espressione materiale d un contenuto astratto” W. Kandinsky. In un caso l’uomo è il tramite, il passaggio, e non sceglie; nell’altro caso l’uomo compartecipa all’incarnazione, sceglie.

La bellezza e la verità sono il segreto e il cuore della creazione, la verità è bella e la bellezza è vera.

La verità è che nulla può essere diverso da com’è.

La verità è che ogni parola scaturisce necessariamente dalla precedente, che non si può togliere ne aggiungere niente senza perdere qualcosa.

La bellezza è che una linea non può essere spostata di un millimetro ne da una parte ne dall’altra, in un dipinto, senza che l’unità ne soffra.

La verità è che quella stessa linea non può essere spostata perché non si abbia una perdita senso.

L’obiettivo è creare un opera che sia allo stesso tempo bella e vera in ogni suo dettaglio.

Lo stile è forma e contenuto allo stesso tempo, entrambi altrettanto necessari.

Il fruitore deve esitare costantemente tra la tentazione di ascoltare la musica delle parole, di un gesto, di un colore e quella di dimenticarla per capire il contenuto.

Ogni parola, ogni gesto, ogni linea, ogni colore è sia suono che contenuto.

Nessuno dei due è più importante dell’altro, nessuno deve prendere il sopravvento.

Fare un Opera è scegliere sia per la forma che per il contenuto, tanto per la sua bellezza quanto per la sua verità, tanto per la forma, quanto per il contenuto.

La via dell’essere umano è lo spirito, e il fine è quello di perfezionare l’anima, svilupparla, educarla.

L’anima come il corpo cresce con l’esercizio, come il corpo cresce con il movimento. Il movimento è vita, la vita è movimento.

Da qui diventa chiara la frase: il senso è lo scopo dell’arte.

Tutta la natura, tutte la manifestazioni nel mondo intero agiscono continuamente sull’anima; ogni fenomeno tocca l’essere umano lasciando tracce e sfiora le corde della sua anima.

Queste corde vibrando risuonano e l’anima si perfeziona sempre più quanto più ha occasione di vibrare.

Come il vento sulle rocce delle montagne.

Ma i fenomeni naturali espressi da suoni occasionali, colori, linee, forme si ripercuotono nell’uomo alla rinfusa, in modo scoordinato.

E’ necessaria una forza, che con impeto, obblighi questi suoni occasionali e casuali del mondo in una combinazione ordinata, che possa avere un ordinata influenza sull’anima.

Questa forza è l’arte.

“Una combinazione ordinata di elementi isolati, cioè una combinazione quanto più possibile conforme a un determinato scopo per essere la bellezza” Wassily Kandinsky da Odesskie Novosti 1911

Molte persone intendano l’esperienza trascendente come un afflato, una spinta verso, verso l’alto, l’altissimo; io credo che questa spinta abbia e debba avere una direzione verso l’interno.

Come se la forma e il contenuto dialogando, creano uno spazio, un campo dove entra lo spirito santo, la colomba, la benevolenza a formare quel terzo elemento, che crea trinità.

Questa trinità è la forza riordinatrice, è l’arte.

Ogni epoca ha un suo fine interiore, dunque una sua bellezza esteriore. La bellezza consiste nell’esprimere la sua interiorità.

“Io l’arte moderna non la capisco!”

Non importa se non capisci, l’artista capisce, lo spettatore deve aprire il corpo e lasciare che l’anima vibri, assimili, cresca.

Guardando un opera non c’è bisogno di capire, di conoscere ma di sentire con animo disponibile, gentile.

L’arte è immagine viva del campo del sentimento.

Se non vuoi sentire, l’arte rimarrà oscura, muta.

“Forse il tempo dell’udire e del vedere non è ancora maturo” Wassily Kandinsky prefazione II edizione Cavaliere Azzurro.